L’Islam e gli animali. Mr. Pace e lo scontro di civiltà

A Londra vivevo a Wimbledon Park a un paio di chilometri dai famosi campi di tennis.
Non lontano da dove era la mia casa, a Stroud Road, c’era il campo di calcio di Wellington Road.
Prima delle partite mi allenavo con un portiere pakistano. Più tardi dalla moschea arrivavano dei bambini che giocavano a calcio con mio figlio. La zona era multiculturale. C’erano chiese cattoliche, anglicane, una moschea dipinta di bianco a Ryfold Rd (che sarà stata in linea d’aria a 80 metri da casa mia) e – a un paio di chilometri – era possibile visitare un tempio buddista tailandese. Si viveva in armonia senza problemi. Tutti in pace. Rispetto e simpatia. Poi un giorno avvenne questo: mentre uscivo con il mo cane Max, incrociai un vecchio pakistano con la moglie velata. Non era coperta da un Burqa ma semicoperta da un Hijab; quando il vecchio ci vide si piazzò davanti alla moglie per difenderla quasi avessi al guinzaglio una tigre del Bengala, e nel difendere la donna velata agitava il bastone. Max, un cane pacifico, guardava con curiosità il vecchio che urlò: “Tieni quel fottuto cane lontano da mia moglie!” Altre volte ci eravamo incrociati ma mai nello stesso marciapiedi e mai il vecchio aveva agitato il bastone in quella maniera aggressiva. Max per me era come un figlio e cercai di capire perché il vecchio si dimenava tanto. Continua a leggere L’Islam e gli animali. Mr. Pace e lo scontro di civiltà

Gesù, Grünewald e la vacca

LETTERA A GIULIANO MARCHESIN
DIRETTORE DEL “L’ITALIA ZOOTECNICA”
CHE INVITA I VEGETARIANI E I VEGANI
A TRASFERIRSI A MARTE

Ho letto con attenzione la polemica con il professore Melis che è rimbalzata fino in Inghilterra, dove abito, e anche in Canada. Sta girando alla grande. L’altro giorno riguardando le immagini dell’Espresso del 29.Luglio.2010 (I Dispiaceri della Carne) (4 – Macello) mi sono detto: quella vacca condotta al macello mi ricorda qualcuno. All’inizio pensavo fosse un dipinto di Gesù di Nazareth di Geronimo Bosh, poi mi sono concentrato e frugando nella memoria sono riuscito a rintracciare l’immagine. E’ una rappresentazione che ricorda in maniera allarmante il “Gesù deriso” di Grünewald. (1 – Gesù deriso)
Lo conosce Grünewald? E’ un pittore tedesco che ha dipinto il più tremendo dei crocifissi.

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Mathis_Gothart_Gr%C3%BCnewald_022.jpg

Testori dice di quel crocifisso: “Questa materia penzolante nel vuoto della notte è l’incarnazione di tutto ciò che soffre. Quell’essere appeso al nudo legno è anche cane, capriolo, rettile, drago e qualche orrenda specie d’uccello….Il Cristo di Colmar non è più solo un colosso umano; e neppur più soltanto un toro indomabile, anche se vinto: le piaghe che maculano la sua pelle non sono più cicatrici o ascessi dovuti alle spine o agli attrezzi della flagellazione e della tortura; esse sono anche, e nello stesso tempo, escrescenze e oscuri morbi di natura tipicamente vegetale, ferite di tronchi strappati, croste di clorofille malate; così come sono anche infezioni di tessuti, spurghi e corrosione di sifilidi e di altre malattie legate ai vizi e alle profanazioni dell’uomo”.
Quando vedo la vacca condotta al macello con gli occhi bendati penso al “Gesù deriso” di Grünewald.
( 2 – Gesù Grünewald) Non sobbalzi Marchesin: non sto paragonando Gesù di Nazareth a quel povero animale massacrato, sto dicendo solo che mi ricorda il mite, il giusto, l’innocente, l’inerme, l’indifeso massacrato dai suoi carnefici. Continua a leggere Gesù, Grünewald e la vacca

Un’analisi del sondaggio che increspa la palude

Gruppo di lavoro BAILADOR

Chi sono gli animalisti e i loro simpatizzanti?
In cosa credono?
Sono religiosi o atei?
Cosa pensano delle associazioni?
Per chi votano?
Ritengono necessaria la lotta politica?
Quanti sono i vegetariani e i vegani? Sono in crescita?
E’ in aumento l’attivismo animalista?
Cosa bisogna fare per aiutare di più gli animali?
Perché gli animalisti non sono considerati come meritano?
Cosa pensano della caccia e della sperimentazione?
Vogliono un movimento, un partito o lottare nei partiti esistenti?

Tutte le risposte in http://www.lasaggezzadichirone.org/site/?p=925


UN’ ANALISI DEL SONDAGGIO CHE INCRESPA LA PALUDE.

Abbiamo cominciato il sondaggio per una ragione molto semplice: nessuno voleva farlo.
Perché? Perché queste cose increspano la palude e mettono a rischio i mille interessi.
Ci avevamo provato tempo fa con due animalisti doc. , ma dopo aver contattato numerose associazioni scoprimmo che non esisteva alcuna volontà di portare avanti un simile progetto.
In ducati sonanti? Non fregava a nessuno. Rimasi allibito. Tutti cercano di capire la natura del proprio popolo (alcune grandi associazioni hanno fatto eccellenti sondaggi sulla caccia) ma nessuno è interessato a ad analizzare cosa pensa la massa di persone attenta alla sofferenza del non umano.
Continua a leggere Un’analisi del sondaggio che increspa la palude

Lettera aperta a Pierluigi Bersani

QUESTA LETTERA PUBBLICATA NEL NUMERO DI APRILE DI “LA VOCE DEI SENZA VOCE” (PERIODICO DELLA LEGA ANTIVIVISEZIONISTA LEAL), INDIRIZZATA A NICHI VENDOLA E A PIERLUIGI BERSANI, POTREBBE ESSERE DIRETTA A QUALSIASI POLITICO ITALIANO. LO SCRIVENTE L’HA INDIRIZZATA A SINISTRA PERCHÉ A SINISTRA VOTA, MA SI AUGURA CHE CHI LEGGE E VOTA PER IL CENTRO DESTRA INDIRIZZI UNA SIMILE LETTERA A COLORO CHE HANNO CON TUTTE LE LORO FORZE CERCATO DI ATTUARE L’EMENDAMENTO “CACCIA NO LIMITS” E HANNO VERGOGNOSAMENTE VOTATO A SUO FAVORE IL 21 APRILE 2010.

http://www.bighunter.it/Caccia/ParlamentoEuropeo/tabid/946/Default.aspx

http://www.politicambiente.it/?p=792

CHIARIAMO UNA COSA: STIAMO COMBATTENDO LA STESSA BATTAGLIA


AL SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO
PIERLUIGI BERSANI
PARTITO DEMOCRATICO
SEDE NAZIONALE
VIA SANT’ANDREA DELLE FRATTE,
16 00187 – ROMA
segr.bersani@partitodemocratico.it

A NICHI VENDOLA
PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PUGLIE
LUNGOMARE N. SAURO, 33
70121 – BARI
segreteria.presidente@regione.puglia.it

Il 24 aprile dell’anno scorso ho mandato una lettera a Dario Franceschini, allora segretario del suo partito. Una lettera simile l’ho scritta, in momenti successivi, a diversi segretari ed esponenti di spicco del suo partito e dei suoi ex partiti. Ho scritto a Massimo D’Alema, a Walter Veltroni, a Fabio Mussi, spiegando ogni volta che sono un vecchio militante che fa parte della diaspora della sinistra, quella che non trova più sponde.
Continua a leggere Lettera aperta a Pierluigi Bersani

Gruppo di lavoro Bailador – Sondaggio febbraio-maggio 2010

Il sondaggio è concluso, abbiamo superato le 1000 entrate.
Ringraziamo tutti coloro che lo hanno compilato e aiutato a farlo.
Ringraziamo chi l’ha diffuso e l’ha fatto conoscere.
Un sondaggio non è la verità assoluta ma dà un’idea di quello che pensa il popolo che rispetta il “non umano” ed indica una direzione nuova rispetto a molte idee dell’animalismo (antispecismo, biocentrismo ) classico diventate ormai obsolete. Un sondaggio del genere non era mai stato fatto prima.
Speriamo che sia letto con attenzione e faccia riflettere.
Chi legge capirà. Utilizzatelo come credete se lo ritenete opportuno.

Download risultati dei sondaggi: www.lasaggezzadichirone.org/site/wp-content/uploads/2010/05/sondaggi-bailador-risultati-2010.pdf

Uscito film da “Il gesù clonato e l’anticristo vegetariano”

film

Il rapporto fra Uomo, Dio e Natura nel film “Greenman” di Alessandro Zunino

È stato presentato oggi alla stampa il film Greenman, produzione indipendente girata a Genova, Torino e in Lunigiana, liberamente ispirato al romanzo di Paolo Ricci “Il gesù clonato e l’anticristo vegetariano” e con una spiccata impronta animalista e vegetariana. Il film – produzione Medea, Badapple – diretto e sceneggiato da Alessandro Zunino con la collaborazione di Massimo Tettamanti, affronta la tematica del rapporto tormentato uomo-Dio-natura, verrà proiettato all’interno di alcuni prossimi festival italiani e sarà disponibile prossimamente in dvd e sul web.

Greenman non è un film anticlericale, non è un film “anti”, termine che prevede una negazione. Piuttosto è un film contro. Contro gli integralismi, non solo religiosi, e gli effetti deleteri per l’uomo e la natura che questi comportano.
Greenman non è un film complesso, malgrado le tematiche affrontate. Si compone a quadri (anche realizzati per una facile distribuzione sulla rete) e i dialoghi sono, volutamente, spesso poco “naturalistici”, quasi enfatizzati. Ciò è stato possibile grazie allo splendido cast teatrale per buona parte di scuola genovese.
Diretto e fotografato dallo stesso Zunino e prodotto per Medea da Annapaola Pastorino vede il seguente cast principale:
Fabrizio Lo Presti, Marco Taddei, Oreste Valente, Lisa Galantini, Lazzaro Calcagno, Susanna Gozzetti, Jurij Ferrini, Federico Giani, Antonio Carlucci, Ilaria Amadasi, Diego Savastano, Paolo Maria Pilosio, Simona Guarino.

Una nuova filosofia di produzione
Una produzione indipendente per creare nuovi strumenti atti contrastare i costi del cinema “tradizionale”, proibitivi per i nuovi autori: gli artisti sono in prima linea nel progetto, lavorando spesso anche gratuitamente per progetti altrui, trovando poi altrettanta disponibilità per i propri.
Si crea così una sorta di “canale artistico” che permette di abbassare i costi mantenendo, allo stesso tempo, una buona qualità. L’istituzione di un cinema indipendente e di un nuovo circuito distributivo (il web) sorretto da sponsorizzazioni permetterà la nascita e la crescita di nuovi autori e di nuovi linguaggi. Greenman vuole dare il via a questo progetto.
E’ un inizio. Ideatore del progetto è Alessandro Zunino (Badapple), in collaborazione con Medea.
Medea Produzioni è nata per sperimentare forme nuove di produrre cinema. I nostri film sono realizzati con progetti low budget, con il coinvolgimento a 360 gradi, per amore e per passione, di attori e troupe nella realizzazione dell’opera cinematografica.
La mission:
Rappresentare il mondo nel rapporto spesso spietato con la natura e gli altri esseri viventi, umani e non umani. Puntare i riflettori su ciò che diamo per normale e scontato ma che in realtà non lo è, illuminare il lato oscuro e scoprire che, forse, un’altra realtà è praticabile.
Greenman ci ha conquistato da subito. Una storia geniale e provocatoria, proiettata in un prossimo futuro; uno scenario possibile, in cui divino e diabolico si intrecciano, i miracoli non sono più solo appannaggio di Dio, mentre il simbolo del Greenman, che rappresenta la forza della natura, scompare e riappare a segnare il destino di una umanità afflitta, alla ricerca del modo di sopravvivere a se stessa.

LA TRAMA
Tre generazioni di animalisti, Bartolo, Erminio e Willy sono i testimoni di strani eventi a cavallo tra il 2009 e il 2053.
2009. Bartolo, animalista soft, dopo una cena con il figlio Erminio e qualche amico, compie un gesto tanto tragico quanto emblematico: uccide 27 bracconieri dando vita a un movimento animalista cruento e risolutivo. Muore in carcere nel 2011.
2043. Uno strano cardinale annuncia la nascita, avvenuta nel 2011 del clone di Gesù.
Il nuovo Messia ha 32 anni è dovrà salvare con i propri miracoli quella società malata.
Il cardinale non farà però i conti con la controversa personalità di “quel” Gesù e con Mosul,
uno strano tormentato personaggio capace di compiere le stesse gesta del clone in nome di … nessuno.
Erminio, figlio di Bartolo e fino ad allora vissuto mestamente all’ombra delle gesta paterne, conosce Mosul e ne diventa amico e biografo.
2053. Willy, figlio di Erminio, racconta dal carcere, ad una strana donna, le gesta e la triste fine della sua famiglia e del Gesù clonato. Una sola presenza accompagna questo mezzo secolo di storia: il greenman.
Una scultura rappresentante il volto di un uomo con tratti vegetali, la figura archetipo legata al rapporto uomo-natura, che risveglia gli animi e compensa gli squilibri di una bilancia della vita troppo spesso a sfavore di molti e a favore di pochi.

05/05/2010 21:00:54
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